Metastasi è l’ultimo libro di Gianluigi Nuzzi scritto a quattro mani in collaborazione con Claudio Antonelli. L’autore è un giornalista famoso, autore del programma televisivo L’infedele condotto da Gad Lerner, con un curriculum ricco di collaborazioni importanti (Libero, Panorama, Il Corriere della Sera). Per Chiarelettere, la casa editrice che si è occupata della pubblicazione di Metastasi, nel 2009 Gianluigi Nuzzi ha pubblicato anche Vaticano S.p.a., un libro molto apprezzato anche all’estero e diventato presto best seller. Claudio Antonelli, invece, è un giornalista di Libero (si occupa delle pagine di economia) che, dal 2004, segue anche inchieste giudiziarie.
Metastasi, entrato nella classifica dei libri più ventuti del 20 dicembre 2010, prende avvio dal desiderio di Giuseppe Di Bella, ex-uomo della ‘ndrangheta, di parlare della sua storia e dei suoi 50 anni circa trascorsi alle dipendenze dell’amico d’infanzia Franco Coco Trovato, uno dei boss storici dell’organizzazione che, dalla Calabria ha saputo conquistare e infiltrarsi nelle regioni del Nord Italia.
Molte delle informazioni contenute nel libro sono inedite: Giuseppe Di Bella, infatti, spinto dal desiderio di confessare tutto, ha raccontato agli autori anche vicende nuove, sconosciute alla Magistratura e fornito informazioni nuove che potrebbero essere utili per risolvere casi ancora aperti. Per questo, come si legge nell’Avvertenza di Metastasi, la prima copia del libro è stata consegnata al procuratore Giancarlo Capaldo, capo della Direzione distrettuale antimafia di Roma, al fine che egli potesse essere informato delle nuove dichiarazioni del pentito, valutarle e decidere come procedere.
Metastasi, in particolare, racconta di come la ‘ndrangheta negli ultimi trent’anni sia riuscita a infiltrarsi nella politica e in ogni altro aspetto della società, conquistando tutto ciò di cui aveva bisogno con mazzette e omicidi, se necessario. Tra le vicende più clamorose, il libro esamina quelle che hanno avuto per protagonista Gianni Versace e la sua morte ambigua e ricca di punti in sospeso. In ogni caso, gli autori riferiscono vicende che Giuseppe Di Bella ha vissuto in prima persona; fatti realmente accaduti che, tra l’altro, s’intrecciano con quelli raccontati da un altro pentito, Filippo Barreca: i due non si sono mai conosciuti, eppure i loro racconti sono un tutt’uno.
Ciò che, a parere degli autori, avvalora ancora di più le dichiarazioni di Giuseppe Di Bella contenute nel libro è il fatto che lui abbia deciso di non ascoltare il consiglio del suo avvocato e parlare di reati nuovi che lui ha commesso e che non sono ancora noti alla Magistratura. Tale scelta sembra essere stata l’apice di un percorso di crescita e maturazione personale che ha avuto come chiave di volta il suo amore verso la famiglia e, in particolare, verso sua moglie. Tale scelta, inoltre, lo espone a ritorsioni e vendette da parte della ‘ndrangheta dato che Giuseppe Di Bella da qualche tempo è privo della scorta.
Metastasi, quindi, è il libro ideale per chi vuole saperne di più sulla mafia e su storie che hanno per protagonisti politici e altri personaggi pubblici. Un punto di vista innovativo offerto da chi questi eventi li ha vissuti in prima persona.
